Villains LTD

 

#38

FROM RUSSIA WITH RAGE

 

 

Sede Centrale della Villains LTD

Terra Selvaggia, Antartide

Da quando è la segretaria personale dell’Imperatore del Crimine, miss Link ha lavorato in cinque basi operative e diverse filiali della Villains LTD. A differenza degli agenti, che non hanno mai incontrato nessuno degli addetti della manutenzione o dei tecnici, lei sa come queste costruzioni segrete possano essere molto caotiche nonostante l’esiguo numero di addetti ai lavori presenti contemporaneamente.

Eppure fino ad oggi non si era mai resa conto di quanto fossero desolate e asettiche le sue stanze ed i suoi corridoi. Solo ora, mentre corre tanto veloce quanto i suoi tacchi a spillo le permettono e luci di emergenza rosse illuminano ogni angolo, capisce quanto sia priva di vita questo edificio.

Spalanca con precisione la porta blindata, che la lascia passare dopo aver riconosciuto il suo codice di identificazione. Dall’altra parte dovrebbe trovare una grande sala ricoperta di monitor ultrapiatti; invece ciò che vede è un accecante bagliore bianchissimo.

-Professore ? E’ qui ?

-Ero certo di averle chiesto di non disturbarmi a meno che non si trattasse di una questione estremamente urgente, miss Link – risponde la voce dell’Imperatore.

Con molta fatica, Link riesce a vederlo all’interno della diffusa luminosità. Sta fluttuando a mezz’aria, intento ad osservare con estrema attenzione dei componenti metallici che restano immobili davanti a lui. Frammenti disposti a disegnare la forma di una croce egizia.

-La base è sotto attacco, signore.

-Miss Link, sono con ogni probabilità ad un passo dal comprendere il funzionamento della Chiave dello Zodiaco. Ero convinto di averla già analizzata a dovere nella mia ricerca di eventuali controindicazioni nel suo utilizzo, tuttavia le parole del dottor Von Doom mi hanno fatto riflettere sulla possibilità di aver…

-Signore, con tutto il rispetto, non c’è tempo per questo. Al di fuori della base ci sono…

-L’Artiglio Giallo con i suoi robot, il Padrone del Mondo ed i suoi schiavi alieni, Gorgon, Starlight ed ovviamente la Presenza.

-Lei…sapeva del…

-La Chiave mi ha permesso di avvertire le loro energie. Dispieghi tutti gli agenti disponibili, miss Link, ho calcolato le probabilità di vittoria al 63% a nostro favore se metteremo in campo tutte le nostre forze.

-E’ questo il problema, signore, non abbiamo tutti gli agenti. Switch, Pathfinder, Shades e Slim Snake sono scomparsi dalla rete GIN…li ho visti uscire insieme dalla base subito dopo la sua partenza.

-Un fatto increscioso, miss Link, considerando che una delle sue mansioni è tenere sotto costante controllo la posizione di tutti i nostri agenti sul campo…li rintracci immediatamente e li faccia tornare alla base.

-Io…non saprei davvero come, professore…

-Questo è un suo problema, miss Link. Sono troppo vicino a conquistare i segreti della Chiave per essere distratto da simili piccolezze burocratiche.

-Signore, con tutto il rispetto…

-Informi il signor Freeman che se non si troverà a difendere la base entro i prossimi quindici minuti rischierà il licenziamento.

La donna vorrebbe protestare, ma un lampo di luce dorata la teleporta istantaneamente alla sua postazione di lavoro. I monitor mostrano due giganteschi ragni meccanici che si avvicinano alla base; sotto le loro zampe strisciano orribili creature squamose.

Eppure non sono questi mostri a farla riflettere. E’ la più assoluta mancanza di preoccupazione nella voce di Augustus DeCeyt.

-Freeman, dovunque tu sia, spero tu abbia un’ottima spiegazione per averci tolto metà delle nostre forze di difesa…

 

Sanguin Ostrov, Oceano Pacifico

Il Sole è appena calato sull’arcipelago delle Figi, ma nessuno su quest’isola può godersi la fresca aria serale. L’aria è pesante, bloccata in una morsa gravitazionale che impedisce a qualsiasi cosa di muoversi.

Graviton cammina a mezz’aria, ispezionando i danni provocati dalle decine di vampiri precipitati a terra. La grande villa lussuosa è ormai ridotta in macerie, dopo che il suo peso è improvvisamente aumentato di centinaia di volte. All’interno della sala principale sono rimaste solamente sei persone; in realtà, Pathfinder è l’unica a comprendere immediatamente la situazione.

-Ha già ucciso tutto il personale dell’isola. Ed è arrivato meno di un minuto fa…

-Che cosa vuoi da noi ? – chiede rapidamente Slim Snake.

-Mi hanno detto di distruggere l’isola e qualsiasi cosa ci fosse sopra. O sotto. Più in alto o più in basso ? Vi mando al centro della Terra o al centro del Sole ? Potrei portare qui la Luna. O forse il Sole ? Devo pensare… - mormora Graviton accarezzandosi il pizzetto.

Il suo tono di voce era fermo e deciso, ma adesso continua a parlare da solo borbottando frasi incomprensibili.

-E’ pazzo, vero ? – chiede Eclisse.

-Certo. Ed è perfettamente in grado di fare tutto quello che ha detto. Non provocatelo; nel suo stato attuale è imprevedibile – li mette in guardia Shades, con solo una impercettibile punta di nervosismo.

-Tutto ciò è oltremodo oltraggioso ! – si lamenta indignata la Contessa Ezsébet von Holzern, incrociando le braccia ed avendo estrema cura di mostrare il più possibile gli aguzzi canini mentre parla.

-Modo. Mondo. Avevo un pianeta tutto mio, una volta. O forse no. Perché faccio così fatica a pensare ?

-Perché sei morto, straniero – ringhia la Contessa prima di scattare con velocità sovrumana verso l’uomo dal costume bianco e blu.

Graviton continua a riflettere su chissà cosa, senza prestare troppa attenzione al corpo della donna che si blocca a metà salto prima di precipitare al suolo. Il corpo della Contessa pesa ora più di cinquanta tonnellate, troppe anche per il pavimento rinforzato che si frantuma in mille pezzi alla sua caduta.

-Non sarà di buon umore quando si sarà ripresa – constata freddamente Eclisse.

-Vuoi dire che è ancora intera ? – chiede Slim Snake osservando la profondità del buco formatosi.

-E’ morta ottocento anni fa. Vedrai che starà meglio.

Graviton si porta una mano alla testa, chiudendo con forza gli occhi; l’altra mano indica gli altri presenti.

-Basta parlare ! Mi state confondendo !

Switch crolla immediatamente a terra, troppo pesante per restare fermo; anche soltanto respirare è difficile, quando i polmoni pesano più di venti volte del dovuto.

Slim Snake resiste poco più a lungo; la sua fisiologia mutaforma si adatta rapidamente ai cambiamenti di pressione, ma a Graviton basta un’occhiata per triplicare il suo peso e tenerlo ancorato a terra.

-Graviton…ascolta… - cerca di parlare Pathfinder, ancora in piedi grazie alla forza sovrumana delle sue gambe. Riuscire a parlare è tutto un altro discorso.

-No, basta parole. Devo pensare a qual è la missione. I Vendicatori parlavano sempre…forse parlare mi ha fatto male al cervello…

Un altro aumento gravitazionale blocca a terra anche la mutante; Eclisse riesce a resistere un po’ di più, guadagnando tempo trasformandosi in nebbia.

Graviton digrigna i denti, contrariato. L’emicrania che la Presenza ha fatto sparire sta lentamente ritornando.

La forma nebbiosa di Eclisse si concentra in un’unica sfera sempre più densa e compatta, fino a precipitare a terra. Graviton si strofina gli occhi; non vede davvero l’ora di poterla finire con queste complicazioni.

-Chi ti ha mandato non sapeva che ci saremmo stati anche noi, vero ? – chiede Shades.

-Ho detto di smetterla di parlare ! – grida Graviton, rilasciando ancora un’altra ondata di energia gravitazionale.

Shades dovrebbe pesare diverse tonnellate ora, ed invece non fa una piega. Sorride.

-Voglio dire, mandare un tizio il cui potere si basa completamente sulla manipolazione della massa…contro un’ombra senza peso ? Il tuo capo dev’essere più pazzo o più stupido di te.

Qualcosa si accende negli occhi di Graviton. Una piccola scintilla che spazza via il dolore dalla sua testa.

-Sì. Sì, ricordo ! Villains LTD, certo. La missione è distruggere l’isola e la Villains LTD !

L’improvvisa rivelazione fa perdere la concentrazione al signore della gravità, ripristinando il peso normale degli altri super-criminali. Switch si rialza respirando ancora con fatica, realizzando la situazione:

-Qualcuno ha mandato Graviton a ucciderci ? Graviton ?

-Qualcuno ci vuole davvero morti – riflette Slim Snake.

-Non abbastanza da mandare l’uomo giusto. Chiudete gli occhi per favore – avverte Shades, prima di togliersi gli occhiali da sole.

Tutti i suoi compagni di squadra si sbrigano ad obbedire, avendo già visto che cosa accade a chiunque incroci lo sguardo dell’uomo-ombra. Per questo non possono vedere il flusso di pura oscurità uscire dagli occhi di Shades e scattare come un fiume in piena verso Graviton…né osservare lo stesso raggio nero ritornare al mittente prima di colpire il bersaglio.

Possono però udire con terrificante chiarezza l’urlo di dolore di Shades, colpito dal suo stesso potere.

Graviton sorride, cercando qualcosa sotto il costume ed estraendo un amuleto dorato legato attorno al collo.

-Mi ero chiesto perché l’Artiglio Giallo voleva lo tenessi io, sai ? Ora. Credo sia il momento di uccidervi tutti quanti.

L’isola trema un’altra volta, ma non come ha fatto all’arrivo di Graviton. Questo non è un piccolo sussulto, è un vero e proprio cataclisma. L’isola inizia a sprofondare rapidamente, provocando colossali ondate che si possono già vedere in lontananza.

Mentre guarda in faccia la morte, Switch è costretto ad ammettere:

-Ci serve DeCeyt.

 

Sede Centrale della Villains LTD

Terra Selvaggia, Antartide

Nonostante i dinosauri, questa landa dimenticata del pianeta è normalmente un posto tranquillo. In una delle zone periferiche, dove fino a pochi giorni prima c’erano solo foreste primordiali, ora sorge una piramide che funge da quartier generale della Villains LTD.

Giganteschi ragni meccanici ed orribili creature aliene marciano implacabili verso di essa, mentre raggi di energia rimbalzano in ogni direzione.

-Ci serve DeCeyt ! – avvisa il Laser Vivente mentre i suoi raggi fotonici rimbalzano innocui sulle macchine dell’Artiglio Giallo.

Speed Demon sta tempestando di colpi i soldati alieni del Padrone del Mondo, ma la loro pelle squamosa è troppo resistente. Anche se non sono abbastanza veloci da rappresentare una minaccia, non accennano a fermarsi e sono troppo viscidi per essere semplicemente trascinati dall’altra parte della Terra Selvaggia.

L’Uomo Radioattivo è ormai allo stremo delle forze, di guardia all’entrata principale, nel tentativo di assorbire la mostruosa quantità di energia radioattiva che Starlight gli sta lanciando contro.

-Il vostro “Imperatore” deve aver capito di non avere speranze contro l’Elite. Nessuno oltre alla Presenza può governare il mondo.

-Non mi risulta…abbia avuto…più successo di tanti altri… - risponde a denti stretti l’Uomo Radioattivo, le cui gambe iniziano a cedere.

La bella Starlight si avvicina con passo incerto, continuando a bombardarlo di energia e stando molto attenta a variarne l’intensità in modo da evitare a tutti i costi di potenziare il proprio nemico invece di ferirlo.

-Inchinati di fronte a lui. Posso convincerlo a mostrare un po’ di clemenza e risparmiare i tuoi colleghi.

-Non mi inchinerò mai…di fronte…a un russo, donna…neanche se avesse…mille volte il potere…di quel pazzo…

-Se desideri morire, cinese, posso accontentarti.

Starlight si prepara a rilasciare una dose di energia ancora superiore a quella attuale, certa di sovraccaricare l’organismo dell’Uomo Radiattivo. Prima che possa fare nulla, però, l’Artiglio Giallo posa fermamente una mano sulle sue spalle.

-Un istante, Starlight. Cosa intendevi con “nessuno oltre alla Presenza” ?

-Non ora, Artiglio Giallo.

-Lo hai detto solo per il controllo mentale che esercita su di te ? O forse la Presenza non intende rispettare i patti dell’Elite ?

-Cosa vuoi insinuare ! Seguo Sergei perché lo amo ciecamente…la mia mente non è controllata da nessuno !

Approfittando della distrazione, Speed Demon corre a super-velocità contro l’Artiglio Giallo preparandosi a colpirlo quanto più duramente possibile. Per quanto possa aver migliorato i propri tempi di reazione grazie alla stregoneria e agli impianti cibernetici, resta pur sempre un essere umano.

Starlight, invece, è pura energia radioattiva in forma umana. Per un essere capace di muoversi alla velocità della luce, Speed Demon è di una lentezza esasperante. La donna ha tutto il tempo che vuole per fermare l’attacco all’Uomo Radioattivo e lanciare una scarica energetica contro il velocista.

A suo credito, Speed Demon è abbastanza in gamba da schivarla quanto basta per farsi colpire solo di striscio ad una gamba. Ma a parte questo, tra i due non esiste confronto.

L’Uomo Radioattivo crolla a terra, sfinito. Raccoglie tutte le sue ultime forze ed alza lo sguardo…solo per rendersi conto che Starlight e l’Artiglio Giallo lo hanno appena messo fuori combattimento.

 

A poche decine di metri di distanza, la spada di Gorgon devia i proiettili del fucile di Insomnia. La donna smette di fare fuoco quando diventa fin troppo chiaro che nessuna delle sue armi riuscirà a ferirlo.

-Devo ammettere di essere deluso, Insomnia. Avevo sentito parlare delle capacità strategiche del vostro capo…anzi, ho persino studiato ed ammirato alcune sue scelte tattiche.

-Posso farti avere una sua foto autografata.

La donna getta a terra le armi da fuoco nascoste sotto il mantello, per alleggerirsi ed essere più agile. Da tempo sperava di poter mettere in pratica tutte le lezioni di Taskmaster, e senza perdere tempo esegue subito tutti gli attacchi letali che riesce a ricordarsi.

Non riesce a colpire Gorgon neppure una volta. Nemmeno ad avvicinarsi per più di svariati centimetri…qualsiasi cosa sia, le è subito chiaro che il suo avversario non è completamente umano.

-Il vostro Imperatore vi ha abbandonato, Insomnia. State combattendo senza una strategia, affidandovi solo all’istinto. Avresti dovuto usare un fucile da cecchino per non darmi il tempo di reagire, per esempio.

-Non ho bisogno delle tue lezioni – risponde con rabbia, saltando in avanti pronta a strangolarlo.

Gorgon la colpisce con il fodero della katana, rompendole il naso. Estrae la spada, posizionandola in modo da tagliarle la testa.

-Che spreco. Saresti un’ottima serva della Mano, se io fossi ancora…cosa ?

Uno degli schiavi alieni del Padrone del Mondo solleva da terra Insomnia, pronto a divorarla viva. Alle sue spalle proseguono inarrestabili gli altri, non più tenuti sotto controllo da Speed Demon.

-No, lei è mia. Nessuno interrompe le mie battaglie – risponde Gorgon, togliendosi gli occhiali da sole. In un breve istante tutte le creature si trasformano in statue di pietra.

Gorgon osserva Insomnia contorcersi sotto la mortale stretta di una delle statue, disarmata e senza modo di liberarsi da quelle grinfie che non la lasciano respirare a dovere.

-Ripensandoci…certe battaglie si concludono da sole.

 

Il Laser Vivente interrompe il suo attacco, alzandosi in volo e facendo il punto della situazione: l’Uomo Radioattivo, Speed Demon ed Insomnia sono a terra.

I ragni meccanici si stanno ormai arrampicando sulla piramide, immuni al suo potere. L’Artiglio Giallo, il Padrone del Mondo, Gorgon e Starlight si incamminano con passi solenni verso l’entrata principale.

Sopra a tutto quanto, seduto sul suo trono volante che sembra essere parte della sua stessa armatura, la Presenza osserva tutto quanto in silenzio.

Il Laser Vivente vola di fronte a lui, radunando tutte quante le proprie energie in un unico colpo concentrato… e rilascia il suo potere. L’ultima volta che ha tentato qualcosa di questo genere è riuscito a perforare da parte a parte una montagna.

La Presenza non si muove, totalmente immobile. Non sembra essersi accorto minimamente dell’attacco, forse nemmeno della presenza del Laser.

Poi i suoi occhi si illuminano, e qualcosa crepita di energie dentro quel casco dorato…e la Presenza sembra svegliarsi.

-Sparisci.

Il corpo di Arthur Parks ridiventa carne e sangue, precipitando al suolo. Mentre la Presenza resta ad osservare la scena, il resto dell’Elite abbatte il portone di titanio dell’entrata principale e muove i primi passi all’interno del Quartier Generale.

-Sarà divertente – annuncia Gorgon.

 

Sanguin Ostrov, Oceano Pacifico

Edward J. Freeman alias Switch si sente schiacciato sotto il peso del suo corpo, mentre una inimmaginabile pressione gravitazionale trascina rapidamente l’intera isola sul fondo dell’oceano.

L’acqua colpisce duramente il suo costume, la vista comincia ad annebbiarsi ed il cervello inizia a spegnersi. Un secondo prima che lo faccia, qualcosa si accende… un interruttore nel suo subconscio si attiva, interruttore collegato al suo potere e a cinque dischi neri che compaiono nelle rovine della villa.

Graviton allarga le braccia, respirando la gloria della magnifica devastazione portata da milioni di litri d’acqua che si spostano a causa del maremoto che il suo potere ha appena indirettamente generato. L’isola affonda, milioni e milioni di tonnellate di terra sradicata dal fondo del mare ed abbattuta senza pietà.

Dove pochi minuti prima c’era un’isola, ora resta un mare accerchiato da uno tsunami.

Graviton si ripara dagli schizzi con il suo mantello, sereno. Il mal di testa se ne è appena andato.

 

Grande Deserto Sabbioso

Australia Occidentale

Cinque portali di teletrasporto appaiono nella pacifica sera australiana, accompagnati da alcuni litri d’acqua di mare. Il colpo è duro ed inaspettato, ma non è assolutamente nulla rispetto a quanto li avrebbe aspettati nell’Oceano Pacifico.

-Che è successo ? Non sento più Graviton – chiede Pathfinder, la prima del gruppo a rialzarsi.

-Switch ci ha teleportato via. Ouch, credo di essermi rotto delle ossa che non sapevo neanche di avere… - si lamenta Slim Snake.

-E adesso cosa facciamo ? Non possiamo lasciar andare Graviton ! – protesta Eclisse.

I suoi compagni di squadra la guardano con estrema perplessità. Servono alcuni secondi perché Slim chieda:

-E perché ?

-Ha…ha cercato di ucciderci, no ?

-Ragazzina, quello è Graviton. Non voglio avere niente a che fare con uno capace di combattere contro tutti i Vendicatori da solo – risponde Switch.

-Vuoi dire che hai paura ?

-Stai scherzando, vero ? Sto ancora cercando di capire come ho fatto a non cagarmi addosso !

-Ma qualcuno lo ha pagato per ucciderci ! Dovremmo…non lo so, scoprire chi lo ha mandato e perché…

-Ho “registrato” il suo cervello. Posso rintracciarlo in qualsiasi parte del mondo adesso, lo sai – le ricorda Pathfinder.

-E se avesse della tecnologia per schermarsi ? Aveva già i mezzi per bloccare lo sguardo della morte di pa…di Shades. Nessuno sapeva che eravamo a Sanguin Ostrov, quindi devono essere capaci di localizzarci in qualsiasi momento. Graviton sarà convinto di averci ucciso quindi…

-Non torniamo indietro. Caso chiuso.

-Ma…ma…

-Tranquilla, tua madre resusciterà al massimo entro tre giorni. E la Fondazione Candor ha abbastanza soldi per dozzine di altre isole – risponde Shades, con uno stranissimo tono rassicurante nella propria voce.

-Sapete, Eclisse non ha tutti i torti. E se fosse un attacco programmato come con il Flagello Nero ? Non so se ne usciremmo vivi una seconda volta – risponde Slim Snake.

Switch sta per rispondere, ma Pathfinder lo batte sul tempo:

-E se vogliamo veramente ottenere il favore della Fondazione, salvare la Contessa potrebbe giocare a nostro favore…sì, forse è un’occasione irripetibile.

-Senza considerare che quell’amuleto farebbe troppa gola agli altri nostri nemici – si aggiunge anche Shades.

A questo punto Switch alza le mani al cielo in segno di esasperazione, scuotendo la testa.

-Voi siete pazzi, non esiste che torni a combattere contro Graviton !

-Dovremmo chiedere a DeCeyt che cosa fare – propone Slim Snake.

-E cosa gli dico, che siamo andati a parlare con ex datori di lavoro e probabili peggior rivali ?

-Digli che potremmo aver scoperto una cospirazione. Chiama DeCeyt, Switch – si aggrega Pathfinder.

-Odio questo lavoro. Switch a DeCeyt, mi riceve ? Pronto, professore ?

 

Sede Centrale della Villains LTD

Terra Selvaggia, Antartide

Nel centro comunicazioni, miss Link osserva speranzosa il terminale del Global Interlink Network che sta lampeggiando. Imbraccia con fermezza la mitragliatrice, continuando a tenere sotto tiro la porta mentre indietreggia per attivare i comandi.

-Switch, hai un tempismo veramente orrendo.

-Link ? Volevo parlare con il professore.

-Ci sono alcune difficoltà tecniche al momento…non è facile avere una qualsiasi comunicazione con l’esterno.

-“Difficoltà” ?

-Interferenze radioattive. Qualsiasi cosa tu stia facendo, Switch, teleporta subito qui le tue…

-Link ? Link ? Ho sentito una specie di esplosione. Che sta succedendo ? Link ?

Schiacciata sotto la porta rinforzata, Link allunga una mano verso il terminale. Tutte le luci si spengono, rendendo impossibile qualsiasi collegamento al GIN da questa postazione.

Il Padrone del Mondo la afferra per il collo e la solleva da terra, fissandola negli occhi e chiedendo:

-Dov’è l’Imperatore del Crimine ?

 

Grande Deserto Sabbioso

Australia Occidentale

Switch osserva preoccupato i compagni di squadra, altrettanto stupiti dalla conversazione. Poi, disattivando la comunicazione, annuncia:

-Okay, ‘fanculo Graviton. Io torno alla base e…

Un lampo di luce dorata appare dal nulla, abbagliando i presenti con la propria intensità stellare. Se non fosse così luminoso, ne riconoscerebbero la forma di croce egizia.

La voce è assolutamente inconfondibile.

-Mister Freeman. Ricordo di averle trasmesso l’ordine di tornare immediatamente alla base.

-Professore ? Come ha…non importa. Stavo giusto per…

-Secondo il suo contratto, sezione due paragrafo sette comma ventuno, ogni suo spostamento in orari d’ufficio dev’essere preventivamente approvato dai suoi superiori, in altre parole da me. Non le ho ordinato di andare da nessuna parte, mister Freeman; perché ha portato metà della mia squadra dall’altra parte del mondo ?

-E’…complicato. Possiamo parlarne un’altra volta, professore ? Credo sia successo qualcosa di grave alla base.

-Un’analisi di vedute assai ristrette, mister Freeman. La cosa non mi sorprende considerata la fonte. La Sede Centrale è attualmente sotto attacco da parte di una cordata di conquistatori mondiali che si fa chiamare l’Elite, ed i cui piani immediati comprendono la distruzione della Villains LTD.

-Allora ne abbiamo uno anche qui. Graviton ha appena cercato di ucciderci – si intromette Pathfinder.

-Miss Mathers, nonostante comprenda le difficoltà di adattamento dettate dalla sua amnesia, dovrebbe ricordarsi che non vedo favorevolmente chi infrange le regole.

-Prof, non è il momento !!! Ci servono dei rinforzi per combattere Graviton, non un sermone !!!

-I suoi problemi organizzativi non sono più miei, mister Freeman. Lei ha disubbidito ai miei ordini, violato il contratto e cospirato per destituirmi…inutile sottolineare, e parlo anche con lei signor Shades, che sapevo ogni cosa del vostro patetico intrigo con la Fondazione Candor.

-Sta dicendo..

-Lei è licenziato, mister Freeman. La Villains LTD non richiede più i suoi servigi o quelli degli altri cospiratori.

C’è il gelo nel deserto australiano. Ci sono frasi di rabbia, di incredulità, di sfida a cui i presenti vorrebbero dare voce…ma non c’è niente oltre alla sorpresa che li ha appena colpiti, e tutto ciò che resta della conversazione è la frase di commiato dell’Imperatore del Crimine:

-Al momento sono troppo impegnato per eliminarvi personalmente. Alla prima occasione, tuttavia, ordinerò agli agenti rimasti di assassinarvi. Buona giornata, signori.

Mentre DeCeyt conclude la sua frase, Switch si stacca il comunicatore a forma di spilla a V dal costume e lo sbatte violentemente a terra.

-Stavolta neanche io me l’aspettavo – si scusa Shades.

-E adesso ? – chiede con voce estremamente preoccupata Pathfinder.

-Adesso torniamo da Graviton e scopriamo chi ce lo ha mandato contro – risponde Switch, creando un portale alle proprie spalle.

-Dopodiché fate quello che volete. Ma DeCeyt è mio.

 

Sede Centrale della Villains LTD

Terra Selvaggia, Antartide

Augustus DeCeyt è immerso nella luce celestiale della Chiave dello Zodiaco, che fluttua smembrata di fronte a lui. Ora che ha eliminato tutte le distrazioni può finalmente concentrarsi sulla sua essenza…l’enigma custodito all’interno delle sue energie che ora si riflette nei suoi occhi.

-Sì…ora capisco. La Chiave è alimentata dall’energia stessa dell’universo, si nutre in egual misura di caos e di ordine, di scienza e magia, di bene e male. Ecco perché le forti emozioni come l’odio sono in grado di richiamarla a sé. Per questo sono riuscito a strapparla al Flagello Nero…la Chiave si nutriva della sua rabbia, ma era maggiormente in sintonia con un essere senza emozioni perché basata sulla neutralità. Affascinante davvero…

L’energia della Chiave dello Zodiaco fluisce tra le sue mani, in una bizzarra danza simbiotica. Per un attimo, Augustus DeCeyt si sente completo.

Tutto ciò che ha sempre voluto…tutto ciò di cui ha avuto bisogno…ora è lì, tra le sue mani. Un secondo in cui lui e la Chiave sono tutt’uno, inseparabili e indivisibili. Per un impercettibile lasso di tempo infinitamente breve, la vede…la Conoscenza.

Può quasi afferrarla. Una volta in perfetta sintonia con la Chiave potrà conoscere tutto ciò che desidera. E’ un momento cruciale: un’occasione unica di far parte del Tutto.

E poi…quel momento è perso.

-La Presenza desidera incontrarla, Professore.

 

La voce di Starlight spezza la concentrazione di DeCeyt, e la Chiave si richiude in se stessa. La luce celestiale si rannicchia di nuovo all’interno del complesso macchinario alieno, che si ricostruisce pezzo dopo pezzo e vola fedelmente tra le sue mani.

Gorgon sfodera la sua spada. L’Artiglio Giallo ed il Padrone del Mondo caricano le armi delle proprie armature. Starlight si illumina di pura energia.

Augustus DeCeyt stringe la Chiave dello Zodiaco con tanta forza da bloccare il sangue nelle dita.

-Signori…signora…questo è stato il più grande errore di tutta la vostra vita.

-Consegnati alla Presenza ed avremo misericordia. Non vogliamo farti del male se non è necessario.

-Lei davvero non può comprendere, signorina. La Chiave dello Zodiaco era collegata alla mia mente quando avete spezzato la mia concentrazione. E mi ha mostrato un’emozione…la prima emozione che io abbia mai provato, e la Chiave me l’ha mostrata in tutta la sua intensità. Volete sapere quale ?

L’Imperatore brilla improvvisamente di energia dorata, così potente da far indietreggiare persino i presenti. Quello che esce dalla sua bocca non sono parole, è un tuono.

-RABBIA.

 

La Presenza osserva compiaciuta la devastazione causata dalle forze dell’Elite. Si trattava di un bersaglio molto piccolo per le sue mire, certo, ma ha dimostrato che i suoi alleati possono collaborare quando vogliono.

Già pregusta la caduta di tutti i suoi nemici, quando ad uno ad uno i membri della Villains LTD privi di conoscenza scompaiono in lampi di luce dorata. Non fa in tempo a chiedersi che cosa sia successo, perché la Sede Centrale esplode in un unico bagliore di luce che prosegue per la sua strada. Il colpo investe in pieno la Presenza, senza lasciarli il tempo di preparare una difesa.

Il suo trono non resiste all’attacco, ed il russo precipita a terra. La sua armatura lo protegge completamente; quando inizia a realizzare la situazione, Augustus DeCeyt è di fronte a lui.

Impugna la Chiave dello Zodiaco, che riflette la propria luminosità stellare sul suo volto privo di emozioni.

-E’ giusto che lei sappia, dottor Krylov. Mi ha colto in una pessima giornata.

 

CONTINUA !

 

Nel prossimo numero:

DeCeyt contro la Presenza ! La Villains LTD contro Graviton ! ‘Nuff Said !